Io non sono un dietrologo, non so cosa possa essere accaduto. Fatto sta che quando alla fine dell’anno è uscito il sondaggio che diceva che ero tra i più popolari in Italia, mi sono preoccupato. E quando il presidente del Consiglio ha detto che mi nominava ministro, mi sono messo le mani nei capelli. Non perchè fossi felice, ma perché sono una persona libera e indipendente, che deve dire dei no quando serve.